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Cenni storici

 

La “COOPERATIVA MURATORI LA SOLIDARIETA'” C.M.G. (Cooperativa Muratori Gussola), sorse sulle ali dell’entusiasmo e della voglia di fare e di ricostruire che contagiava un po’ tutti, all’indomani di una guerra che si lasciava alle spalle montagne di macerie.

Il nome COOPERATIVA LA SOLIDARIETA’ non era casuale. Se si unirono idee, soldi e braccia, non fu solo per il desiderio di lavorare, ma anche per un ideale, quello di rispondere al bisogno di chi cercava nel lavoro una possibilità per ricominciare a vivere.

Furono anni duri ma belli: c’era un’Italia da ricostruire, schiacciata sotto le bombe della guerra ma pronta a risorgere. Furono “targate” COOPERATIVA LA SOLIDARIETA’ buona parte delle abitazioni e degli edifici pubblici, asili, scuole, fabbriche, laboratori artigiani di quasi tutto il casalasco o al massimo del cremonese.

Nel frattempo all’interno della cooperativa già c’era stato un primo parziale ricambio di soci: alcuni uscirono preferendo tornare alla loro vecchia occupazione di artigiano, altri invece entrarono favoriti dalla disponibilità della cooperativa ad assumere – la nostra cooperativa ha sempre anteposto al fine di lucro, l’allargamento del numero dei soci, i profitti infatti, secondo lo Statuto Sociale, sono sempre stati reinvestiti.

Oggi, la nostra cooperativa, è arrivata a detenere una partecipazione in una società che opera nel campo della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani – SOGEA Società Generale Ecologia Ambiente srl – la quale nacque secondo l’intuizione, poi rivelatasi felicissima, del business che si sarebbe nascosto di lì a pochi anni nelle montagne di rifiuti che oggi tutti noi produciamo.

In sessant’anni la Cooperativa ne ha passate di tutti i colori. Periodi belli, altri meno, altri proprio neri come il carbone: il “su e giù” negli affari è stato specchio fedele dei cicli economici italiani.
In ogni caso gli anni della svolta furono quelli a cavallo tra il ’64 e il ’70. Fu l’epoca delle accese assemblee destinate a disegnare il volto futuro della cooperativa: continuare ad agire in ambito locale o puntare al salto di qualità.
Le discussioni e talvolta il travaglio, li si possono leggere nelle ingiallite pagine del bilancio che rappresentano la memoria storica di anni di sudore e fatica ma anche di soddisfazioni.

Oggi possiamo affermare che la decisione di crescere, quella alla fine prevalente, fu lungimirante. C. M. G. ha valicato i confini del casalasco e ha raggiunto varie zone del Nord dell’Italia per costruire case, scuole, capannoni, silos, ospedali.